Con la riforma del campionato di calcio nella stagione 1922-1923 il Monza venne ammesso, assieme alle altre società non avvezze all’attività nazionale, al campionato di Seconda Divisione, categoria che mantenne fino al 1926, anno in cui una nuova ristrutturazione dei tornei confinò il sodalizio brianzolo nella Seconda Divisione gestita dal Direttorio Divisioni Inferiori Nord di Genova. Nella pagina apertasi, ora, fai clic sul bottone Crea con il configuratore 3D e, nella nuova scheda apertasi nel browser in uso, seleziona una delle voci poste nella barra laterale a sinistra, così da selezionare le varie funzioni disponibili. La mancanza di un campo sportivo fisso fu il problema principale, problema che in molti riuscirono a superare aggregandosi e fondendosi con altri gruppi di giovani per arrivare all’iscrizione ai campionati quando nel 1912 la Federazione regolamentò le promozioni/retrocessioni tra le maggiori categorie dell’epoca. Allo scoppio del conflitto mondiale molti di questi giovani e diversi esponenti sportivi partirono per il fronte e l’attività sportiva giovanile fu temporaneamente sospesa in tutti i Comitati Regionali. Il conflitto mondiale fu solo un intermezzo molto scomodo perché alla ripresa dopo il boom delle iscrizioni nel 1945 si arrivò finalmente nel 1947 alla riforma del calcio giovanile e successivo sdoppiamento della categoria in «Juniores» e «Ragazzi» sotto l’egida della «Lega Giovanile FIGC».
Se parlate ad esempio con degli appassionati di calcio inglesi, noterete che i blucerchiati sono tra le squadre più seguite e molto lo si deve proprio alla sua casacca, bellissima e tradizionale, capace di conservare fascino e originalità fino ai giorni nostri con vere e proprie chicche che hanno anticipato le tendenze dei grandi marchi sportivi. Canzo è stata scelta come unico punto di tracciamento linguistico di un’area molto vasta, comprendente non solo l’intera macro-Brianza, ma anche le intere province di Como e Milano (se si eccettua l’isola linguistica bustocco-legnanese). È per questo motivo che a Milano nel giugno 1917 nacque l’U.L.I.C., un’altra federazione sportiva non legata alla FIGC, bayer leverkusen maglia che aveva quale unico interesse l’organizzare e promuovere il gioco del calcio a livello giovanile per giocatori non ancora maggiorenni (all’epoca si era maggiorenni al compimento dei 21 anni). Inizia perciò dal 1917 la storia delle competizioni ufficiali a livello giovanile per i boys ovvero per i ragazzi fino ai 17 anni non compiuti e per la 1ª Categoria per quelli che non erano ancora maggiorenni (21 anni non compiuti all’inizio della stagione). All’U.L.I.C. aderirono subito diverse società sportive indipendenti e libere che non avevano mai iscritto alcun giocatore alla FIGC oppure avevano già disputato gare con la prima squadre composta in maggior parte da giocatori maggiorenni e preferivano far giocare i propri ragazzi (boys) in ambito locale per ridurre i gravosi costi di gestione.
Dovette fare 2 sole eccezioni durante la stagione 1921-1922 autorizzando la costituzione del Sottocomitato Verbano-Cusio-Ossola con sede a Intra e del Sottocomitato Spezzino avente sede a La Spezia perché le società erano troppo lontane dalle altre squadre della stessa provincia e l’organizzazione di 1 girone di Promozione e 2 di Terza Categoria verbanese e del campionato di Terza Categoria Spezzino erano troppo importanti per tenerle vincolate alla FIGC a causa della secessione in atto da parte della C.C.I. I campionati «boys» furono disputati a livello federale fino al 1921-1922 ed in seguito trasformati in «Campionato di 6ª divisione» portando il limite di età ai 18 anni non compiuti all’inizio della stagione organizzandoli fino al 1926, anno in cui la Carta di Viareggio riformò tutti i campionati italiani. A questi gruppi di ragazzi mancava comunque di chi si desse da fare per organizzare i campionati mentre i piccoli tornei non si fermavano neanche durante il periodo estivo. Il soprannome – “È importante ricevere la fiducia della squadra, tutti ti guardano e vogliano capire chi sei. Dopo l’esperienza in Accademia, in Serie A con Livorno ed in Eccellenza con Calvisano, sei alla tua quinta stagione alle Zebre, uno dei veterani. La stagione 2005-2006, di fatto di ricostruzione, si chiuse al sesto posto, posizione poi bissata l’anno successivo fallendo tuttavia l’obiettivo prefissato dei play-off.
Dopo un buon inizio con Fabio Caserta, tuttavia la squadra si smarrisce e finisce a ridosso della zona play-out. Il calcio provinciale in Italia ha inizio quando la Federazione si chiamava ancora F.I.F. Pro Vercelli, prima società calcistica a vincere nel 1908 un campionato di calcio al di fuori dei principali agglomerati urbani (Vercelli all’epoca era ancora Provincia di Novara). Questo era composto da una quarantina di vasche ed era dotato di un sofisticato impianto di riscaldamento sotterraneo e di scarico delle acque. Sebbene dopo il 1919 la quantità delle società iscritte alla Terza Categoria fosse aumentata considerevolmente, era sempre il Comitato Regionale a gestire le società e suddividerle secondo criteri geografici tali da organizzare dei gironi interprovinciali con un numero abbastanza omogeneo sia per distanza che per numero di partecipanti mai superiori alle 7-8 unità in modo tale da permettere l’inizio delle finali a fine marzo/primi di aprile. Le delegazioni Provinciali e Distrettuali FIGC sono gli organi periferici della FIGC che gestiscono sia il calcio dilettantistico di Terza Categoria (Lega Nazionale Dilettanti) che quello giovanile (Settore Giovanile Scolastico, SGS) a livello provinciale. In seguito i campionati giovanili gestiti dalla FIGC furono gestiti dai Direttori Regionali in modo piuttosto disomogeneo.
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