E’ necessario che tutte le tifoserie prendano coscienza di quello che la Federazione Italiana Giuoco Calcio sta facendo, in collaborazione con le multinazionali delle teleradiocomunicazioni e con gli ingordi vecchiardi che reggono la FIFA e l’UEFA. Giancarlo Abete, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, invece, dopo aver affermato che la decisione della FIGC non è stata accettata all’unanimità dai vari club, ha dichiarato che le comproprietà non saranno più possibili in quanto rappresentano un evidente “atipicità nel quadro normativo europeo e in quello fiscale”. Un monito affinché l’Italia dicesse stop alle comproprietà venne da Michel Platini, presidente dell’UEFA, che affermò che questo tipo di trattativa impedisce al giocatore di avere voce in capitolo sul proprio destino e che si tratta di un’operazione favorevole ad “agenti e opachi investitori”. Da oggi in poi, se una squadra dovesse scegliere di inserire un giocatore in una trattativa senza avere la volontà di liberarsene definitivamente, sarà costretta o a cedere l’intero cartellino o a offrire il calciatore in prestito, un’opzione ovviamente non vantaggiosa per l’altra parte. Analizzando gli ultimi 10 anni, la relazione si divide chiaramente in due periodi: 2008-2011, ovvero gli anni subito dopo la recessione e prima della regolamentazione UEFA, e il periodo dal 2012 in poi, quando sono entrati in vigore i regolamenti finanziari UEFA e, di conseguenza, diversi regolamenti finanziari nazionali.
Grazie alla conquista della Coppa Italia, i blucerchiati si qualificarono per la prima volta in un torneo confederale, la Coppa delle Coppe, dove, dopo aver eliminato i greci del Larissa, i liguri vennero sconfitti dal Benfica negli ottavi di finale. Il nuovo attaccante dell’Ascoli Picchio Simoneandrea Ganz ha parlato stamane per la prima volta al nostro microfono nella sala stampa della sede di Corso Vittorio Emanuele. E pensiamo agli effetti di tutto quello che facciamo sul nostro mondo. La squadra termina la propria avventura in Lega Pro Prima Divisione con diciotto risultati utili consecutivi nelle ultime gare disputate, rimanendo imbattuta per tutto il girone di ritorno, con il migliore attacco del campionato, il capocannoniere, il maggior numero di vittorie fuori casa e il minor numero di sconfitte subite (4 al pari della Salernitana). Così, tanto per essere sicuro che si lavora l’idea, altri di stare con qualcuno con dribbling tentare la calcio in tutto il cuscino. Ma nel calcio, si sa, vale la regola che dice «gol sbagliato, gol subito» e così, al quarantottesimo minuto, Emanuelson, servito da Sulejmani, porta in vantaggio l’Ajax con un bel tiro sul palo lontano.
Tra loro, infatti, un solo giocatore dato in prestito tanti anni fuori (Davide Santon che l’Inter tenne tre anni e mezzo in Premier League al Newcastle) e per il resto solo esperienze fugaci e/o fuori dai campionati che contano davvero: Paloschi allo Swansea City allora allenato da Guidolin; Marrone allo Zulte-Waragem, in Belgio, le cui sirene hanno attratto anche Leali, reduce da un anno non troppo soddisfacente con l’Olympiacos; Bardi all’Espanyol per metà stagione nel 2015/16, senza tuttavia scende mai in campo in Liga; Fausto Rossi, che nel 2013/14 andò in Liga, Real Valladolid e Cordoba, poi tornò a giocare in Serie B e adesso è all’Universitatea Craiova, in Romania. Il primo anno dell’attuale ciclo di diritti televisivi in Premier League ha separato ulteriormente i club inglesi dai loro rivali, con un aumento dei ricavi del 47% in sterline e del 28% in euro. Il rapporto dimostra anche che, negli ultimi 10 anni, i primi dodici club hanno quasi raddoppiato i ricavi commerciali e di sponsorizzazione, con un aumentando complessivo di 1,6 miliardi di euro e una quota che passa dal 22% al 39%. In confronto, le altre squadre di massima divisione (ad alto, medio e basso fatturato) sono riuscite ad aggiungere complessivamente meno di 1 miliardo di euro.
La relazione spiega che nel 2017 è stato registrato il maggiore aumento di sempre dei ricavi, con oltre 1,6 miliardi di euro in più. Lorenzetto da Brivoni donde il cognome alla discendenza, 1558. Così il Caenazzo, l’Angelini riporta che molto probabilmente all’inizio erano della stessa famiglia dei Giuricin, in quanto Giure detto Giuriza o Giurizin, ed infine Giuricin, venne da Brivoni l’anno 1481. Nella chiesetta, allora qualificata «suburbana» di S. Antonio del Ponte fatta erigere nel 1654 da un Domenico Lorenzetto ed abbattuta poi nel 1933, esisteva uno stemma, ora irreperibile, ma come al solito riportato dal Natorre, in cui in uno scudo ovale vi era una croce in capo, al centro una stella con otto raggi ed in basso una mezzaluna. La tre giorni di Coppa d’Olanda si chiude con la partita dei Lancieri di Amsterdam, ospitati dal Dordrecht di Gènero Zeefuik, interessantissimo talento classe 1990 ex della partita. Le spese per i trasferimenti sono aumentate del 95% in soli tre anni in tutte e tre le fasce di prezzo (trattative ad alto, medio e basso costo). Al vittorioso esordio nella stagione 2014-2015 seguirono tre pareggi che indussero la dirigenza a sollevare dall’incarico l’allenatore Colagiorgio e ad affidare la conduzione tecnica a Puce, il quale si dimise dopo una sola gara lasciando il posto a Bruno.