Tanta roba, davvero. Che qui ci siamo consumati le dita a scrivere e parlare di un mondo del calcio che non ci piace e regala soltanto storie negative, e invece adesso ci troviamo a raccontare di questa ragazzina capace di spostare le montagne anche soltanto con la forza del ricordo che ha lasciato, Andate a raccontarlo a qualcun altro, adesso, che questa roba qui è normale. “Non è mai facile parlare di calcio nel mondo dell’arte, però questo sport è per me uno splendido specchio della società e mi permette di riflettere sul mondo facendomi domande sociologiche, culturali, politiche, come un artista fa quotidianamente. Ecco un progetto interante che unisce l’Italia ai discendenti di italiani, una sessantina di milioni, nel mondo. Il tutto nel nome del calcio. Che sia quello di una grande star, di un beniamino dei tifosi o del tuo eroe storico, potrai rendergli omaggio con orgoglio sfoggiandone il nome e il numero.
Un omaggio al passato che sarebbe anche un modo di parlare dei valori culturali fermi in uno spazio-tempo che perdurano grazie a suoni, espressioni, odori e abitudini, da un capo all’altro del nostro pianeta mentre il posto di origine ha subito un’evoluzione. Per chi ama il calcio non sono come gioco, ma anche come la storia in divenire di questo sport nel corso degli anni, questo portale è davvero da non perdere. Anche i solitari che gettavano occhiate e poi se ne andavano fischiando, avevano nel passo una loro baldanza. Una scena da protagonista, poi cala il sipario. Come per Enzo Fernandez (poi andato al Benfica, ndr), ero sempre in Argentina. Alle porte c’è il doppio scontro con l’Inter: cambiare atteggiamento per non collassare di nuovo. Una domenica Attila andò al Teatro Nuovo e si accomodò in un palco. Sotto il suo controllo il PSG si aggiudicò i suoi primi trofei: nel 1982 vinse il primo titolo, la Coppa di Francia, replicata l’anno successivo e seguita dal titolo nazionale nel 1985-1986, sotto la guida del nuovo allenatore Gérard Houllier. Bordeaux: gemellaggio che dura ormai dall’aprile del 1998, quando i Boys furono invitati dai “Devils Bordeaux” a Parigi, per assistere alla finale di Coppa di Francia contro il Paris St.
A fine maggio a Vicenza il Parma è seguito da 7.000 tifosi, e a Sanremo, poco dopo, ottiene la Serie B. Nel febbraio 1985 affronta la capolista Bari di Matarrese e, contro ogni pronostico, s’impone 3-0, ma, a pochi secondi dalla fine, l’arbitro sospende la partita per nebbia tra l’incredulità generale: i parmensi assediano gli spogliatoi. Nel 2019 avete cominciato con una metodologia che in Italia era poco conosciuta, nuove maglie lazio andando fuori dai canoni classici. Non posizionale: quando il giocatore rimane nella zona in cui si trova nel momento in cui l’azione offensiva (durante la quale la sua squadra era in possesso della palla) è terminata. Hanno fatto un grande lavoro, non era facile. Fisico slanciato (è alto un metro e 89 centimetri) e grande grinta, difensore centrale o all’occorrenza mediano davanti alla difesa, la presenza in campo di Doukoure non passa inosservata. Mi piace parlare con loro di tattiche, di come giochiamo e di cosa possiamo fare. Che farebbe mio padre, che cosa direbbero le donne? Non posso fare solo una cosa o solo l’altra.
Un’altra cosa molto importante è fare dei meeting con l’entourage del giocatore. De Gea – 6,5 – Niente da fare sul gol, bene su De Winter. Kean – 6,5 – Stavolta il balletto inizia prima del gol con una piroetta degna di Bolle ed un calcio di esterno al volo alla Bruce Lee. Dodo – 6,5 – Sprinta come Willie il Coyote sulla fascia, lo fermano solo con le maniere forti. Nella stagione 1943-1944, il Trastevere partecipa al torneo misto organizzato dal Direttorio XI zona Lazio: le partite si disputeranno solo di mattina a causa del coprifuoco imposto dalla guerra. Dalla sua fondazione a New York, che risale a 198 anni fa, Brooks Brothers è diventato un marchio leggendario a livello internazionale, mantenendo comunque il suo impegno costante per proporre un servizio, una qualità, uno stile e un valore di livello eccezionale. Fino agli anni 1960 il Latina non ha adottato un proprio simbolo identificativo. E proprio in queste ore, Andriy e Kristen stanno scegliendo l’isola dei Caraibi dove concludere il periodo di vacanza. Il taglio della maglia ricorda quello delle tuniche del dopo guerra fino agli anni ‘70, un periodo particolarmente importante in questa migrazione di massa.
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