Sembra la solita retorica, quella del calcio inglese e del terzo tempo, ma è tutto vero. ” nel weekend. Oggi è la prima squadra di Premier di cui controllo il risultato, esulto ad ogni gol del neozelandese Chris Wood, il nostro bomber da 4 reti in stagione, ed eccomi qui ad attendere come un vero tifoso Burnley-Tottenham, scontro diretto che vale il sesto posto in classifica, dopo che noi Clarets ci siamo intrufolati tra le “big six” (un punto davanti al Tottenham, appunto) con una prima parte di stagione da stropicciarsi gli occhi. Ma da quel giorno in poi, vi garantisco, si inizia a guardare al club prescelto con occhi diversi. Poi, durante l’anno, è aperta la caccia: si sceglie la squadra che si preferisce (e di conseguenza lo stadio in cui giocare) e le maglie, dalla 1 alla 11, vengono messe all’asta dando la possibilità a chiunque di comprarsi il ruolo e il proprio pezzetto di sogno. E poi, come ha scritto Gabriel Garcia Marquez, “l’illusione non si mangia, ma alimenta”. Ci occupiamo inoltre della personalizzazione e forniture di prodotti per società sportive di qualsiasi dimensione.
Gestiamo direttamente forniture per società sportive di ogni dimensione e la personalizzazione di tutti i prodotti a catalogo. Disponiamo inoltre a magazzino delle migliori attrezzature sportive per forniture di qualsiasi dimensione. Io so soltanto che dopo la prima scossa, quella delle 3 e 24 del mattino, fosse caduto a terra anche un calcinaccio uno, avrei ordinato di sbarrare le porte dell’edificio scolastico. Hanno preso parte anche il portiere Davide Merelli, il difensore Trevor Trevisan ed il centrocampista Nico Pulzetti. Con una prima parte di stagione sorprendente, il piccolo Burnley si è intrufolato tra le «big six» della Premier e precede in classifica il Tottenham. Ultime indicazioni da parte dell’allenatore (solitamente una vecchia gloria del club) e poi si fa sul serio. Mi vede: con l’indice mi mostra lo spazio in cui vuole che io mi butti, poi con una sciabolata per niente morbida indirizza il pallone almeno 20 metri più avanti. La Grande Ungheria degli anni cinquanta, capace di vincere le Olimpiadi del 1952 e di arrivare in finale nel Campionato del Mondo del 1954, mettendo in mostra un gioco tra i più spettacolari di sempre, propose una variazione del Sistema WM (o 3-2-2-3): i magiari infatti, agli ordini di Gusztáv Sebes, passarono a una sorta di 3-2-3-2, meglio noto come MM.
Adesso gli Spurs verranno a farci visita a Turf Moor con il loro gioco spumeggiante e l’attacco da 31 gol (16 i nostri), ma noi opporremo la nostra solita resistenza, giocheremo quel calcio di palla lunga e linee strettissime dietro (lo chiamiamo catenaccio? Massì, dai) che ci ha portato così in alto, e che noi calciatori per un giorno abbiamo riprodotto alla perfezione, quel pomeriggio. E cerca un compagno oppure fa gol. Siamo tornati bambini. Uno, in preda al delirio, cerca addirittura di farsi dei selfie mentre calcia in porta. Mettiamo a disposizione dei propri clienti la passione e la competenza del nosro team per fornire il miglior servizio possibile per esaudire le esigenze di ogni singolo cliente. PRESIDENTE. Si è rotto un flessibile che non è stato possibile sostituire, onorevole Fraccaro, mi dispiace. Trecento sterle non sono poche, certo, ma ecco un breve elenco delle emozioni a cui ti danno diritto: entrare nello spogliatoio e trovare le maglie personalizzate appese e i completi piegati ordinatamente sulla panchina (kit che poi resta ai giocatori per ricordo), uscire dal tunnel e vedere lo spicchio verde di campo che si allarga sempre più fino a diventare il manto erboso più perfetto che abbia mai calcato in vita mia, essere accolti dal boato del pubblico (circa una trentina di spettatori paganti – 5 sterline a testa per l’ingresso – tutti amici e parenti dei giocatori), trovarsi al centro di un tipico stadio all’inglese – raccolto, pulito, curato – e, paralizzati dall’emozione, cercare di assorbire tutta la magia di quegli istanti, stampandosi nella memoria il maggior numero possibile di dettagli.
Cercavo di immaginare cosa avesse provato nello spazio. La verità è che per giocare questa partita ho pagato, ma in questo caso avviene tutto nella legalità e anzi, si fa anche del bene visto che a organizzare la cosa è l’ormai nota Football Aid, l’associazione che da anni raccoglie fondi destinati alla beneficenza con la semplice quanto geniale idea di realizzare il sogno di ogni tifoso medio: giocare per una volta nella vita nella sua squadra del cuore. All’andata finì 1-1, pareggio proprio di Wood al 92°. Solo due settimane prima avevamo battuto 3-2 a domicilio il Chelsea di Conte campione in carica, tanto per dire di cosa siamo capaci quest’anno. Il 29 maggio 2011 l’andata dei play-out al Blasone di Foligno vede vittoriosi i padroni di casa per 1-0. Nel ritorno, il 5 giugno alla Ternana basta una vittoria con qualsiasi risultato per non retrocedere: le Fere vanno in vantaggio 1-0 con gol di Sinigaglia ma al 93° il Foligno agguanta il pareggio e la Ternana retrocede in Lega Pro Seconda Divisione. Torni a casa con la tua maglia sudata come cimelio e con un carico di ricordi distorti e annebbiati, e ti ritrovi improvvisamente a chiederti “Quanto ha fatto il Burnley?