Certo, le Merengues hanno subito anche la mano pesante della malasorte con l’infortunio di Carvajal ed i legni di Casemiro, Benzema e Mariano Diaz, ma la prestazione in terra russa è stata tutt’altro che convincente con un avvio lento, compassato e superficiale ed uno sviluppo del match via via più complicato contro un Cska che, nel suo undici, Dzagoev a parte, non sbaglia proprio nulla e con Vlasic eroe e giustiziere dei campioni d’Europa in carica. Con il ‘Pipita’ a terra dolorante il Monaco rinunciava al fairplay e proseguiva in attacco e si accendeva una piccola zuffa per un intervento di Mandzukic e Bonucci a muso duro nei confronti di Falcao, a gioco fermo. CR7 è un lontano ricordo, il Real ha segnato solo, si fa per dire, 12 gol nel suo avvio di Liga, rendimento peggiore degli ultimi 10 anni, e questa sera si trova a schierare un attacco non proprio con i crismi della titolarità: Lucas Vazquez per Bale e Asensio per Isco. Il gol del momentaneo 3 a 3 nella finale del 1955-56, la prima di quel ciclo assurdo e irripetibile di vittorie, è quello che lo ha consacrato tra le leggende del club madrileno.
I migliori risultati sportivi raggiunti dal club sono un secondo posto in Primera División e due semifinali di Coppa del Re. Finale di Coppa dei Campioni. La Juventus vola in finale, la nona per i bianconeri nella coppa più prestigiosa (prima Campioni poi Champions League): sarà a Cardiff il 3 giugno, per tornare ad alzare il trofei con le orecchie a sventola 21 anni dopo Roma. Nella stagione 2022-2023 la squadra disputò le finali di Coppa Italia e, prima finale confederale dopo trentatré anni, di Europa Conference League, ma venne battuta in entrambe le occasioni; tornò in finale di Europa Conference League nella stagione successiva, uscendone nuovamente sconfitta. Coinvolta in competizioni ufficiali fin dal 1950, nella sua storia la formazione Juvenil è riuscita a vincere la Copa de Campeones (fase finale della División de Honor, il massimo campionato giovanile nazionale) per due volte, nel 1996 e nel 2021. Nel secondo caso, il Deportivo ha ottenuto anche la prima, storica qualificazione alla UEFA Youth League. Nella Champions League 1997-1998, invece, il Rosenborg non superò la fase a gironi, che vedeva come avversari Real Madrid, Olympiacos e Porto. Citiamo come esempio plateale il paccone Jakson Martinez, acquistato per 35 milioni di Euro dal Porto in estate, e poi sbolognato per 42 milioni al Guangzhou Evergrande dopo che il colombiano ha dimostrato di non trovarsi a suo agio negli schemi offensivi del Cholo.
Al minuto 33 lo ‘Stadium’ esplodeva d’entusiasmo: ancora dal piede di Dani Alves partiva il tocco per Mandzukic: Subasic riusciva a respingere il primo colpo di testa, non il secondo tiro di piede, maglie real madrid 2025 spalancando le porte della finale. Dopo un destro svirgolato da Dybala – non è il suo piede – Monaco all’attacco ma con poco ordine e Juve inarrestabile non appena riprendeva il possesso palla: Higuain falliva il pallonetto al 23′ ma 3′ dopo imbeccava Manduzkic: bravissimo Subasic a respingere il tiro del l’attaccante croato. La società di Simone Inzaghi lavora sempre per Alejandro Gomez dell’Atalanta e per l’attacco valuta la pista Rony Lopes del Monaco. È atteso a Roma Francesco Acerbi che sarà il nuovo difensore centrale di Simone Inzaghi. L’ex attaccante della Roma è stato prelevato dai cinesi dell’Hebai a titolo definitivo e ha firmato un contratto triennale. Il contratto di Marcos scade quell’anno con il Real e i madrileni non sono interessati a quello che sembra poter essere solo un onesto mestierante.
Diego Pablo Simeone sta per rinnovare il suo contratto con l’Atletico Madrid fino al 2022. L’emittente spagnola Cadena Ser comunica che il tecnico dei colchoneros, insieme alla sorella-agente Natalia, sta trattando alcuni dettagli per poi firmare l’accordo con la formazione biancorossa. Viene convocato per il campionato del mondo 1954 in Svizzera e il 6 maggio 1959 è il capitano della squadra azzurra che per la prima volta esce imbattuta da Wembley contro l’Inghilterra (2-2). Chiude con 20 presenze premiate con la medaglia (consegnata postuma al figlio Gianluca) dal presidente della Repubblica Italiana. La squadra di Allegri non ha avuto problemi a fermare per la seconda volta – dopo il 2-0 nel Principato, un 2-1 a Torino – il decantato gioco offensivo dei monegaschi, lasciando questa volta a Mbappè la gioia di battere Buffon, fermando a 690′ l’imbattibilità della Juventus in Champions. Qui sconfiggono per 4-3 nuovamente lo Stade Reims di Raymond Kopa, che viene ingaggiato e che vincerà il Pallone d’oro 1958. Da qui alla fine del decennio arrivano anche Ferenc Puskás e José Santamaría e i Blancos vincono altre quattro volte il massimo trofeo continentale, battendo in finale rispettivamente la Fiorentina (2-0) (nello stesso anno il club conquista anche la sua seconda Coppa Latina, dopo aver sconfitto i portoghesi del Benfica), il Milan (3-2 ai tempi supplementari), ancora lo Stade Reims (2-0) ed infine l’Eintracht Francoforte (7-3); seduti in panchina ci sono Luis Carniglia e Miguel Muñoz, con quest’ultimo che resterà in carica per quattordici anni di fila.
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