Le maglie da calcio e altri accessori dell’equipaggiamento dei club sono entrati a far parte del guardaroba non solo dei tifosi, ma anche di tutti coloro che seguono le tendenze del mondo della moda. Niente di stravagante o innovativo, solo una semplice maglia bianca con un blocco rettangolare rosso sul petto e i dettagli rossi sopra. La maglia è caratterizzata da un design semplice ma elegante, con il tradizionale colore azzurro e il logo della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il kit Kombat dell’Italia era più di un semplice design elegante, ha segnato in un certo senso un cambio della guardia, lasciando alle spalle i disegni eccentrici e i colori vivaci degli anni ’90, sostituiti da un look semplice ma elegante. MAGLIA. Forse la più particolare di tutte: potrebbe essere questa la terza divisa degli Spurs nella prossima stagione, ispirata all’N-17, il distretto del codice postale nel nord di Londra che include l’area di Tottenham. Il design con l’aquila bicefala di Macron è forse un po’ troppo “pesante” da essere indossato da 11 giocatori. La maglia della Spagna ai Mondiali 2022 esalta il colore rosso nel kit home e invece celebra i 40 anni dal torneo del 1982 riprendendo il design del logo nel kit away azzurro.
La Prima maglia, quella rossonera, indossata proprio il 28 aprile 1996, quando il Milan si è laureato Campione d’Italia con la vittoria casalinga contro la Fiorentina; la Seconda, di colore bianco, eletta tra le 5 più belle nella storia del Milan da NNS Sports; la Terza, di colore giallo, che era già entrata nei cuori di tutti i tifosi milanisti nella stagione precedente grazie al trionfo in Supercoppa Europea. La casacca con maggiore appeal internazionale, infatti, resta quella del Manchester United, che come numero di pezzi venduti annualmente, arriva a 1 milione 750mila. E tutto questo nonostante due fattori che, in teoria, giocherebbero «contro» alla pratica commerciale: anzitutto il momento – ormai dilatatosi nel tempo – non proprio esaltante dei Red Devils, certo imparagonabile ai grandi successi dell’era Ferguson. Una squadra storica come il Milan non poteva non festeggiare al meglio il proprio centenario. Nella stagione 1995/96 il Milan vince il suo Scudetto numero 15, un titolo con molte sfaccettature e ricco di significati. È stato infatti il primo Tricolore per il Milan conquistato nell’era dei tre punti, il quarto in cinque anni con Fabio Capello come allenatore e l’ultimo nella splendida carriera di Franco Baresi.
La squadra di casa, il Qatar, partecipa per la prima volta alla fase finale di un Mondiale di calcio. Il torneo è diviso in due turni: il primo è la fase a gironi dove le squadre entrano nella competizione e il secondo è la fase a eliminazione diretta per le squadre nazionali che hanno superato il primo turno. Un Napoli che cercava di rilanciarsi in Europa e che per farlo aveva pesantemente investito sul mercato. BLOKE CORE – Il termine ‘bloke’ fa parte dello slang inglese per indicare i ragazzi. La prendiamo tra le mani, la guardiamo bene e iniziamo a sorridere, perché subito ci ricordiamo il motivo per cui la comprammo: emulare il nostro giocatore preferito al campetto con gli amici, ricordare l’annata in cui la nostra squadra vinse il campionato oppure per onorarne l’unica stagione in Serie A dopo anni di cadetteria. Nel 1970 nell’altra finale Italia-Brasile in Messico sappiamo che sicuramente c’era un fornitore italiano per gli azzurri: il marchio Atala Sport si attribuisce la paternità della fornitura (sollecitati a dare conferma non hanno risposto), ma ci sono anche delle maglie prodotte da Landoni che risalgono a quell’anno.
L’utilizzo dei colori è molto interessante e potresti volerci dare un’occhiata se sei alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito. Se vuoi qualcosa di impatto, questa può rappresentare una scelta interessante. Una scelta che ha dato i suoi frutti, visto che la nazionale verde-oro ha conquistato la coppa. Gli argentini hanno debuttato con questa maglia speciale il 19 novembre contro il Perù nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo. Maglia della Juventus del 1984: questa maglia è stata indossata dalla Juventus durante la finale di Coppa dei Campioni del 1984, persa contro il Liverpool. È blu come quella usata 60 anni nella vittoriosa finale del 1958 in Svezia, la grafica celebra la stella simbolo del primo mondiale vinto dai brasiliani. Il leggendario attaccante, considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi, ha indossato la maglia durante la finale contro l’Italia. OL (terza maglia): qualcuno la definirebbe probabilmente una divisa in bianco e nero. La maglia dell’Arabia Saudita per i Mondiali 2022 in Qatar gioca sui colori della bandiera nazionale e offre un kit home totalmente bianco con girocollo verde mentre il kit away è verde. Il kit richiama quello del 1986 (ai tempi di adidas) con il particolare design diagonale tono su tono e il filo arancione che spezza il bianco di colletto e risvolto dei calzettoni.
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